I MIEI RACCONTI

Alcuni racconti scritti in tempi diversi, per delle situazioni effettive, per partecipare a qualche contest, per esercitarmi in questa difficilissima arte… Ci provo a scrivere racconti, mi piacciono anche, ma si fa una fatica dieci volte superiore, in proporzione, a quella che si fa scrivendo un romanzo. Penso che la differenza tra un racconto e un romanzo (con rispetto parlando) sia quella che passa tra un film e una serie ben fatta. Se le cose sono fatte bene scrivere un romanzo è mille volte più difficile, perché bisogna coinvolgere il lettore in continuazione, ma scrivere un racconto e coinvolgere il lettore è un lavoro bestiale!!!:

N.B.:i racconti presenti su questo sito non sono mai stati editi 
ma sono frutto dell'ingegno dell'autore, come da Disclaimer
Tre e trentadue

è un piccolo racconto suscitato dal terribile terremoto in Abruzzo del 2009. Quel sei aprile alle tre e trentadue… quante vite spezzate, quanto dolore

 

 Rave mortale

l’incontro di un giovane dei nostri giorni con la parte più bieca e viscida del progresso: l’alienazione e l’assenza totale di valori diversi dalla conformazione al tutto, la peggiore delle violenze

 

 Ponzio Pilato

ci sono delle informazioni e delle interviste che si ottengono in tempi diversi e in condizioni particolari. Indagando su un certo signore vissuto in Palestina qualche anno fa ho fatto degli incontri. Questo è uno di quelli…

 

 INCIPIT

piccolo gioco sui seimila caratteri legato alla partecipazione a un Contest. In fondo ci si può anche divertire scrivendo…

 

LA CUCCHIARELLA

un breve racconto di vita domestica di casa mia, ma anche della casa di ciascuno di voi, ci potrei scommettere… chi non ha avuto una cucchiarella bruciacchiata?

 

STORIA DEL FIORE DI SALVIA CHE DIEDE DA MANGIARE ALLA REGINA DEI BOMBI

un piccolissimo racconto per bambini che ho scritto proprio il 16 aprile 2020 indegnamente alla memoria di Luis Sepulveda. Vale solo per il mio amore per lui

 

UNA FAMIGLIA NEL CUORE DEL TIRRENO

la breve storia di una famiglia e dei loro settantasette amici, che hanno costituito una comunità nel cuore del Tirreno. Da allora non sono più volati via