LA VERNECCHIA: FESTA DI INIZIO MANDATO

(le mie lettere aperte ai cittadini – 17 aprile 2024)

È da qualche giorno che volevo scrivere un nuovo post sull’argomento del giorno, almeno per quel che riguarda la nostra cittadina, presa com’è dall’ansia da elezioni.

Chi sarà il nuovo Sindaco? Chi saranno i candidati? Quali i programmi delle varie fazioni contendenti?

Poi mi sono reso conto, leggiucchiando qua e là, che molte persone, molti cittadini, tutti sicuramente più esperti e più attivi di me, stanno riempiendo i social e i giornali di analisi ultimative molto sagge, anche se ancora manca all’appello qualche candidato ufficiale, oltre al nostro beneamato sindaco uscente.

Molti già si lanciano strali e accuse infamanti, dandosi vicendevolmente colpa di quanto sta accadendo, per non dover ammettere il proprio fallimento e fare, finalmente, la cosa che avrebbero già dovuto fare da tempo.

Non oso però dire quale sia… 😊

Cosa potrei aggiungere a questo florilegio di considerazioni impeccabili? Scriverei le solite cose;

scriverei di Era già tutto previsto (ottima canzone di Riccardo – Richard – Cocciante del 1975) e di Dejà Vu (canzone di Crosby, Stills, Nash and Young del 1970); ma non solo per la bellezza dei pezzi, quanto per la straordinaria affinità di quei titoli a quanto sta accadendo da noi.

Avrei scritto che Era già tutto previsto e in fondo è quello che vado ripetendo da tempo: sarà difficile fare l’unica cosa possibile per provare a battere Costantini & co., presentare cioè un unico candidato credibile e che piaccia al popolo piuttosto che ai capibastone, da parte di una vera colazione di centro sinistra, tipo quella che ha vinto le elezioni Regionali a Giulianova;

avrei scritto che è proprio un Dejà Vu (sindrome del già visto che, più o meno, abbiamo avuto tutti negli anni di gioventù), leggere le dichiarazioni ufficiali dei capibastone, del tipo: “noi ci abbiamo provato, ma gli altri non hanno voluto accettare la nostra proposta per cui è colpa loro se non facciamo (o facciamo solo in extremis come raccogliticcia) una coalizione unica”, quale unica speranza di poter competere con la Corazzata Potemkin del Sindaco uscente.

Forse che si saranno spaventati del risultato raggiunto alle regionali? Forse non hanno trovato un candidato alla D’Amico, al di fuori di ogni schema precostituito? E dire che di nomi interessanti sembra ne fossero stati proposti… Io stesso, nel mio piccolo, mi ero permesso di far ventilare qualche cosa.

Ma io che ne capisco.

Avrei scritto, avrei detto, ma non lo faccio.

Preferisco darmi alla vernecchia (pettegolezzo – attività sempre gradita a noi giuliesi), con cui si racconta di tutto, anche se non si hanno le prove…

In fondo raccontare un fatto o riportare delle notizie premettendo un “dicono che…”, oppure un “ho sentito dire…”, o anche un “pare che…” o, finalmente, “passeggiando ho sentito due che dicevano…” non ha bisogno di conferme, no? Sono vernecchie, sono pettegolezzi, valgono quel che valgono.

In fondo noi, gente del popolo che non scrive la storia, di che possiamo parlare, in attesa che ci dicano cosa votare, quando e dove? E, dopo una giornata o una settimana di lavoro, mentre passeggiamo per il Corso, strusciando come quando eravamo ragazzini, mente ci godiamo qualche bel mercatino come non ne abbiamo mai visti e che ci risollevano il morale e non ci fanno pensare alla guerra, alle terribili cose che succedono fuori del nostro specialissimo Eden, come possiamo passare il tempo?

Vernecchiando, no? Viva la vernecchia allora.

E allora te ne racconto una breve breve: si dice in giro, ma non ti so dire chi l’ha detto, anche se è voce di tanta gente, che il Sindaco Costantini, in odore di rielezione con numeri bulgari al primo turno, insieme a tutti i suoi, abbia in animo di festeggiare, non si sa in quale giorno, per ringraziare, piuttosto che i propri elettori (che, peraltro, ringrazia tutti i giorni) i capibastone del centro sinistra, per avergli servito su un piatto d’argento una scontata rielezione, senza neanche dover faticare…

E poi c’è un’altra vernecchiella, questa sicuramente di poche persone: non più di qualche centinaio, che “sembra”, “dicono” che non stanno aspettando altro che andare a votare il 9 giugno per le Europee, per vedere come riesce da noi la lotta tra la Schlein e quell’altra, la mamma per intenderci… bah!

Saranno vere queste cose? Non lo so, io raccolgo solo dei “sentito dire”. Forse sono solo dicerie. Dicerie calunniose, ecco!

A me, povero “quisque de populo”, come amò definirmi un carissimo amico nella prefazione a un mio libretto che parlava di Giulianova, di Elezioni ma, massimamente, dei compiti di un Sindaco, non resta altro che continuare a girare per la città, sentire voci, proporle, dire qualcosa di mio e, non potendo votare a destra (perché mi si cioncherebbe la mano), recarmi a votare per le Europee l’otto o il nove giugno, sempreché non mi attragga una splendida giornata di mare.

In fondo lo fece anche Bettino, no? E quando? Potenza delle date e delle ricorrenze: era proprio un 9 giugno, era il 1991.

Un sorriso 😊

2 Risposte a “LA VERNECCHIA: FESTA DI INIZIO MANDATO”

  1. Giusta Riflessione, però , non possiamo lasciare Giulianova in mano ad un sindaco leghista ed una giunta fascista, ad una amministrazione godereccia che fà solo gli interessi di pochi tralasciando la collettività

    1. perfettamente d’accordo, ma se all’opposizione sono pazzi e scriteriati non abbiamo armi per combatterli. Il tentativo è quello di smuovere le coscienze, ma sopratutto quelle di chi vuiole far politica attiva e non ha interessi “secondari”

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