ILARIA SALIS CITTADINA GIULIESE

(lettera aperta a tutti i candidati e aspiranti tali – 28 marzo 2024)

Ci stiamo avvicinando alle elezioni amministrative, che ci riguardano direttamente, perché da noi si rinnoveranno la carica di Sindaco e il Consiglio Comunale. Ma il prossimo giugno, negli stessi giorni, si voterà in tutta Europa per il rinnovo del Parlamento Europeo. Si voterà in tutti e 27 gli stati, Ungheria compresa.

Come sempre, ma ora più che mai, si parla di etica della politica, se ne parla in Europa, se ne parla in tutti gli Stati membri, se ne parla in Italia, se ne parla anche a casa nostra.

Tutto vero. Ci siamo. Per l’ennesima volta ci prepariamo ad assistere a una enorme sfilata di promesse, le ascolteremo, non crederemo a una parola, una parte di noi andrà a votare, tanta altra parte no. Andremo a votare per la nostra amica o il nostro amico, oppure per la persona a cui dobbiamo qualcosa, oppure per la persona che fa parte della nostra congrega, ben sapendo che nessuno di costoro, probabilmente, avrà in animo di fare la benché minima cosa di quanto promette. Forse perché non vuole, forse perché non può, forse perché…

Stavolta da che parte si comincia a dire cose? Cosa prometterete?

No, stavolta vogliamo essere noi cittadini a chiedere qualcosa a ciascuno di voi, signori candidati.

Come si può, per esempio, continuare a tenere la testa sotto terra come gli struzzi, di fronte alle angherie che l’Ungheria fa passare agli esseri umani? È il caso di Ilaria Salis. Proprio di lei, e non venitemi a dire che è divisiva perché ha un’idea politica diversa da quella di altri. Puttanate. Un modo come un altro per essere struzzi.  Struzzate…

Nella nostra cittadina parliamo di tante cose, proponiamo programmi che, alla fine, sono la fotocopia, più o meno bella, di quelli dell’altro schieramento. Come si fa a decidere chi votare sulla base di programmi fotocopia e programmi pallosi? Ecco, l’ho detto. Dite sempre la stessa cosa, le stesse cose.

E allora vi invito a cambiare discorso. Parliamo di cose da grandi, parliamo davvero di etica, impariamo a schierarci dalla parte, per esempio, della giustizia e dell’umanità, che ne dite candidati?

Ilaria Salis, un essere umano, una nostra concittadina, è detenuta in Ungheria in attesa di essere giudicata per un reato che lei dichiara di non aver commesso. Non sono qui per dire che è innocente.

Non lo so, potrei anche non sapere nemmeno di cosa sia effettivamente incolpata. Tanto non sta là il problema. Il problema è che Ilaria viene tenuta incatenata, portata in Tribunale in manette, con i ferri ai piedi e la catena attorno al collo, come i maiali quando li vanno a scannare. Ed è un essere umano.

Hanno appena deciso che non le concederanno neanche i domiciliari, figuriamoci l’estradizione. Trattamenti che in Italia neanche al 41 bis.

Esposta al pubblico ludibrio in maniera disumana.

Qui scatta l’etica della politica, il buon politico che non ha paura di esprimere il suo pensiero. Perché bisogna fare qualcosa perché Ilaria venga trattata come un essere umano, perché le si conceda l’estradizione, perché si faccia qualcosa per lei.

L’etica della politica pretende che ciascuno che intenda candidarsi a qualcosa, urli che questo non è sopportabile, non è sostenibile. Che fare quindi? Urlare a squarciagola che non va bene.

Cari candidati sindaco e consiglieri, di qualunque parte siate, qualunque cosa vogliate propinarci con le vostre promesse, prometteteci almeno una cosa che chiediamo noi: aiutiamo Ilaria Salis a riconquistare la dignità umana, quella che le hanno tolto, portandola al guinzaglio come un cane ed esponendola così, nuda di ogni dignità, dinanzi al mondo, che la guarda e non inorridisce.

Cari candidati non potere fuggire a questa responsabilità. Quel poco che possiamo fare facciamolo.

Concediamo la cittadinanza onoraria a Ilaria Salis.

Subito, senza por tempo in mezzo. Se ne faccia carico chi è in carica in questo momento, se ne facciano carico gli aspiranti sindaci e consiglieri, se ne faccia carico chi può.

Ci aiuterete a scegliere meglio, non trovate? Poi, una volta restituita la dignità a Ilaria, continuate a fare quel che volete e a chiamarla politica; allora sì, venite pure a propinarci le vostre puttanate, alle quali non credete neanche voi. Tanto non siete peggio di tanti altri, non siete peggio di noi, vi daremo ascolto.

Ma, vi prego, prima facciamo in modo che il mondo possa dire che a Giulianova ILARIA SALIS È CITTADINA GIULIESE!

Un sorriso😊